E'ormai da anni che siamo esposti, attraverso
elettrodomestici,
radio,
telefoni cellulari, ad una
differenza di potenziale tra
particelle cariche interagenti con
flussi di elettroni che danno origine al cosiddetto
campo elettromagnetico.
Essi, vengono classificati attraverso la frequenza ottenendo:
-campi a frequenza completamente bassa (fino a 300 Hertz);
-campi a frequenza intermedia (tra 300 Hertz e 10 Mega Hertz);
-campi a radiofrequenza (da 10 MegaHertz a 30 GigaHertz).
Ma, caso d'interesse, è che essi interagiscono con i
tessuti biologici quanto più ci si trova vicini alla sorgente.
L'effetto che si ha è il riscaldamento.
Le
onde elettromagnetiche infatti, penetrando nel corpo, possono causare riscaldamento dei tessuti che a lungo termine possono aumentare il rischio di cancro.
Un esempio lampante di ciò è il
cellulare, oggetto ormai indispensabile nella nostra quotidianità.
Essi, sono vere e proprie sorgenti di
campi elettromagnetici che influiscono quindi, sulle nostre funzioni biologiche a seconda della distanza tra noi e la
sorgente di radiazione in questione.
Nell’odierna
era tecnologica siamo continuamente chiamati a confrontarci sul rapporto
rischi per la salute e benefici sul modo di vivere. A tale proposito, più che fissare con la normativa i valori di soglia da non oltrepassare, occorrerebbe mantenere l’esposizione alle
onde elettromagnetiche non ionizzanti al più basso livello di rischio ragionevolmente raggiungibile,compatibilmente con le tecnologie, i costi e la tutela della salute
Per tale esistono piccoli accorgimenti da seguire:
1) Posizione del
cellulare non in utilizzo: è fondamentale tenere il più lontano possibile il cellulare dalle parti del corpo maggiormente sensibili: testa, cuore, genitali.
2) Posizione del
cellulare in chiamata: non tenere per lunghi periodi il
cellulare vicino all'orecchio in fase di chiamata. Alcuni studi hanno confermato un surriscaldamento della zona a contatto con l'apparecchio proporzionale al tempo della telefonata.
3)Auricolari a Filo: sono più consigliabili degli auricolari
bluetooth in quanto i primi, limitano il
campo elettromagnetico del
cellulare rispetto ai secondi.
Al giorno d’oggi, anche se la probabilità di ammalarsi di cancro a seguito dell’esposizione
ad
onde elettromagnetiche non è stata scientificamente accertata, tuttavia non si può neanche escluderlo con certezza assoluta.